Alla Scoperta di Organica:

Copertina Articolo: Alla Scoperta di Organica | Judy Blackmore | Consulente di Marketing | Digital Strategist - Perugia

Un viaggio di crescita, sostenibilità e connessione.

Come ho scoperto Organica

Alcune delle cose più belle nella vita arrivano per caso. È successo così con Organica.
Un giorno, scrollando LinkedIn, mi sono imbattuta nella presentazione di Chiara Anteri, mi aveva inviato una richiesta di connessione. C’era qualcosa nelle sue parole che ha catturato immediatamente la mia attenzione: il tono autentico, i valori profondi di sostenibilità, e quel senso di connessione umana che, ammettiamolo, oggi sembra quasi un miraggio.
Non ho resistito: le ho scritto un messaggio privato per dirle quanto mi avesse colpita, non volevo che quella richiesta rimanesse fine a se stessa.
Quello è stato il primo passo di un cammino che continua ancora oggi a distanza di mesi.

Organica è un’iniziativa ideata appunto da Chiara, esperta in comunicazione e strategia, con l’obiettivo di creare uno spazio di confronto in cui le competenze professionali siano valorizzate e messe al servizio del collettivo. Il principio fondamentale su cui si basa Organica è che la trasformazione individuale sia il motore della qualità professionale e del benessere nei contesti lavorativi. Ma non solo!

Direttamente dalle parole di Chiara:

In un mondo del lavoro sempre più interconnesso e dinamico, le attitudini umane come empatia, comunicazione efficace, capacità di ascolto e leadership diventano essenziali. Organica si propone di guidare individui e organizzazioni in un percorso di scoperta e rafforzamento di queste capacità, promuovendo un ambiente in cui ogni passo verso una maggiore consapevolezza personale si rifletta positivamente nelle relazioni professionali e nelle dinamiche di gruppo.
Tra le iniziative di Organica, gli “Itinerari Lab” rappresentano un’opportunità di apprendimento generativo, basato sul confronto e sull’esperienza diretta. Questi laboratori, organizzati presso l’Auditorium Sterling Spa a Solomeo, Perugia, sono rivolti a imprenditori, manager e professionisti interessati a vivere con consapevolezza il proprio ruolo. Offrono un percorso di esplorazione su temi che riguardano l’impresa e le persone, facilitando l’interazione e sperimentando l’apprendimento generativo.
In sintesi, Organica rappresenta un ambiente in cui la crescita individuale alimenta il progresso collettivo, offrendo strumenti e spazi per sviluppare competenze professionali e personali che contribuiscono al benessere e alla qualità nei contesti lavorativi.

Si può crescere e cambiare: insieme.

Organica non è solo un progetto: è un ecosistema, una comunità, un invito a conoscersi.
È l’idea che la crescita individuale e quella collettiva non siano due strade parallele, ma intrecciate. Attraverso laboratori esperienziali, Organica ci invita a tornare alle radici di ciò che conta: vivere il presente, essere consapevoli e creare un impatto positivo su noi stessi, sugli altri e di conseguenza sul mondo.

I valori di Organica risuonano profondamente con il mio modo di vivere e lavorare: sostenibilità, comunicazione con l’anima e la magia di crescere insieme. In un mondo sempre più frenetico, Tutto questo per me è una boccata d’aria fresca, un luogo in cui rallentare e riscoprire la bellezza della connessione umana. Hanno deciso di mantenere gli incontri di persona, nonostante le continue richieste di una possibile fruizione online.
In estate gli incontri si sono tenuti a Ferro di Cavallo in uno spazio di Coworking, mentre questo inverno si sono trasferiti a Solomeo, negli spazi della Sterling.

Uno sguardo al passato.

Gli Itinerari Lab di Organica sono il cuore pulsante di questa iniziativa, purtroppo non son riuscita a seguire tutti gli incontri. Ogni appuntamento è stato un viaggio a sé, ricco di spunti, emozioni e insegnamenti.

Ad esempio, Susanna Biancifiori ha facilitato un incontro online che ci ha lasciato con una domanda potente: come possiamo abitare le domande senza cedere alla pressione di trovare subito una risposta? In un mondo ossessionato dall’urgenza, questa prospettiva ci invita a rallentare e a dare valore al processo.

Con Paola Frezzini, avvocato ed esperta in eco-economia, abbiamo esplorato il concetto di impresa trivalente, un modello che integra economia, ecologia e sociale. Questo approccio non solo ci sfida a ripensare le nostre priorità, ma ci mostra come ogni decisione possa avere un impatto sostenibile e inclusivo.

Elena Cesaretti ha dato vita a un laboratorio esperienziale che ci ha portati a esplorare i nostri talenti attraverso il corpo. Conoscere il nostro potenziale, dargli un nome e imparare a nutrirlo è stato un viaggio intimo e trasformativo.

Fabiola De Toffol, invece, ci ha aiutati a riconoscere i nostri bias cognitivi e a comprendere come questi influenzino le nostre decisioni quotidiane. Attraverso il dialogo, abbiamo imparato a mettere in discussione le nostre scorciatoie mentali e ad abbracciare il cambiamento.

Questi incontri, insieme alle riflessioni sull’eco-sostenibilità e sull’importanza della co-creazione, hanno costruito un mosaico di temi che vanno oltre il lavoro e toccano la vita stessa della nostra quotidianità, abbiamo appreso che dal singolo individuo si può arrivare a un cambiamento collettivo.

Foto di gruppo - Organica alla Sterling di Solomeo.

I rapporti umani al centro di una vita professionale.

In ogni incontro, ho trovato una rinnovata voglia di fare networking, di conoscere persone nuove e di lasciarmi sorprendere dalle loro storie. C’è una bellezza unica nel sedersi accanto a qualcuno e scoprire che, anche se venite da mondi diversi, condividete lo stesso desiderio di crescere e fare la differenza. Questo è ciò che rende Organica speciale: non è solo una serie di incontri, è una comunità in movimento, una conversazione che si evolve in continuazione.
Ogni incontro è stato un viaggio a sé, ma ciò che li lega è la profondità delle storie e delle connessioni umane che ho vissuto o letto nei resoconti degli altri partecipanti. In questi momenti, ho ritrovato la voglia di fare networking, ma non quello sterile e frettoloso che spesso vediamo in contesti professionali… Qui si parla di un networking umano, fatto di ascolto, curiosità e storie che ispirano, voglia di prendere un caffè qualche giorno dopo, o aspettare il Laboratorio successivo per salutare i volti ormai diventati familiari.

Mi hanno stupito le persone: ognuno porta con sé un bagaglio unico di esperienze, emozioni e intuizioni, tutti con la voglia di lasciare un’impronta positiva nel mondo. È straordinario vedere come, mettendo insieme queste diversità, si crei qualcosa di più grande. Ogni incontro è stato una finestra su un mondo nuovo, un’occasione per mettere in discussione le mie certezze e aprirmi a nuove possibilità…Uscire dal guscio e mettermi in gioco in prima persona.
Mi hanno stupito anche i temi: la sostenibilità non è stata affrontata solo come concetto teorico, ma come un’esperienza vissuta e praticabile in tantissimi abiti che nemmeno immaginavo. Parlare di eco-economia, di bias cognitivi e di talenti nascosti in un contesto così autentico mi ha fatto sentire che il cambiamento è davvero possibile, e che inizia dentro di noi.

Progetti come Organica sono più che mai necessari in un mondo che spesso dimentica l’importanza delle persone e delle relazioni. Scrivere questo articolo è stato per me un modo per onorare i valori che condividiamo e invitare chiunque legga a unirsi a questa conversazione.
Non importa chi sei o da dove vieni: se senti il richiamo di un modo di vivere e lavorare più autentico, Organica ha un posto per te.

Un invito a tutti quelli che sono arrivati a leggere fino a qui.

Scrivere di Organica e partecipare a questi percorsi mi ha portato a chiedermi: come possiamo, nella nostra quotidianità, fare la differenza? Come possiamo essere più consapevoli nelle nostre scelte, più aperti nelle nostre relazioni e più coraggiosi nel nostro modo di vivere e lavorare?
Iniziative come queste non sono solo utili, sono necessarie. Ci aiutano a fermarci, a riflettere e a ripensare il nostro modo di essere. Non si tratta solo di partecipare a un incontro: si tratta di abbracciare un approccio alla vita che privilegia la connessione, la sostenibilità e il cambiamento autentico.
E ora, il mio invito: tenete d’occhio Organica nel 2025. Continuate a riflettere sui temi che abbiamo affrontato insieme e iniziate uno scambio di idee. Perché è così che il cambiamento prende vita: attraverso il dialogo, l’ascolto e la volontà di fare qualcosa di diverso.


Vi unirete a questo viaggio?

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