Chi è Giuditta Brozzetti?

Copertina Articolo: Chi è Giuditta Brozzetti

No, non sono impazzita.
Vi voglio parlare di Giuditta Brozzetti, mia Bisnonna. Una delle due donne che hanno influenzato maggiormente la mia vita.
Un, non tanto, fortuito caso ha voluto che io indossi il classico abito di Omonimia.

Da poco ho cambiato casa, nel marasma del trasloco sono affiorati tanti ricordi sopiti nei meandri della mente; ma il ritrovamento di un Articolo di Giornale, mi ha fatto scattare la scintilla per riuscire a scrivere questo articolo.
Articolo dell’8 Marzo 1998 del Corriere sezione ‘Speciale 8 Marzo’ che potrete scaricare dal link sottostante.

«Giuditta Brozzetti ad un gusto sicuro e all’amore per l’arte univa un carattere pragmatico ed un’incredibile determinazione, una straordinaria capacità di pensare progetti e poi realizzarli, andando avanti per la propria strada passando sopra a ogni ostacolo.»

«Di questa donna, che senz’altro da considerare tra le più importanti imprenditrici umbre della vecchia generazione, rimangono il laboratorio passato in linea femminile alla figlia prima, e alla nipote poi – ma ora anche la pronipote se ne interessa – ancor noto con il nome della fondatrice, “Giuditta Brozzetti” –  e la storia di una donna che può essere ancora d’esempio alle aspiranti imprenditrici di oggi.»

Leggi: «E venne Giuditta: estro geniale e cuore di madre.»

Pagina Facebook: Museo-Laboratorio di Tessitura a Mano Giuditta Brozzetti
Sito Internet: Museo Atelier Giuditta Brozzetti

Una donna incredibile (mi permetto di aggiungere una stirpe di donne incredibili), che non ho potuto conoscere personalmente, ma che ha comunque influenzato la mia visione del mondo e delle possibilità che si possono avere.
In realtà nella mia famiglia ci sono tantissime Donne di spicco nel mondo imprenditoriale a cui rivolgo uno sguardo di ammirazione, e di cui, forse, vi parlerò pian piano.
Io sono una piccola Freelance intenta a spiccare il volo, che sente alle sue spalle l’energia e la spinta giusta, mi sono fatta da sola e sto continuando a migliorare e crescere, con un lungo processo di prova e di errore.

Se leggete la sua interessantissima storia, non potrete che rimanervi affascinati. Vi lascio solo qualche passaggio essenziale:

  • Durante la prima guerra mondiale diventò la Direttrice delle scuole elementari del comune di Perugia. Prese a girare in calesse per tutta la campagna per ispezionare le scuole, e venne a contatto proprio allora con la tradizione artigianale tessile.
  • Alla fine del conflitto bellico nel 1921 apri il laboratorio di tessitura a mano, fondando anche una scuola, frequentata anche dalle addette al lavoro. Diede vita a un laboratorio-scuola, ovvero uno spazio di lavoro le cui impiegate erano anche apprendiste, alunne che non solo lavoravano ma imparavano così di pari-passo il mestiere.

Per quell’epoca, per una donna reinventarsi non deve essere stato facile, soprattutto considerando il disastro del primo conflitto mondiale. Ma Giuditta, si era resa conto di quanto fosse bello e importante preservare l’artigianato locale, vedendoci una possibilità di guadagno e sostentamento per tutte quelle famiglie contadine, creando non solo un’azienda ma anche una scuola per poter insegnare il mestiere.
Imprenditoria, innovazione e tenacia nel contrastare tutti gli imprevisti e i problemi. A ben cento anni di distanza posso dire che rimane un esempio attuale e che dovremmo seguire tutti.
Ho deciso di farvi conoscere questa meravigliosa figura femminile, non solo perché ne sono tremendamente orgogliosa, ma anche per prendere spunto dalla sua vita.
Una donna che ha saputo reinventarsi, cambiare strada e affrontare le avversità della vita (ben due guerre) che ha creato un’attività tramandata di generazione in generazione, e Marta (quarta in linea) sta portando avanti con sapienza e passione.

Coraggio di cambiare, dedizione per il proprio lavoro & la famiglia.
Ecco di cosa parla questo articolo: tre dei valori che più rappresentano la mia filosofia di vita e anche professionale.
Scrivo con l’intenzione di far leggere questo articolo anche ai miei futuri clienti, che spesso sono fermi in bilico – a livello professionale – e non hanno ancora fatto quel passo in avanti…
Per paura, per comodità, per mancanza di tempo o fiducia.

Sono due le occasioni – ripetute nel tempo – che hanno contribuito a ideare questo articolo (oltre alla meravigliosa persona che era mia bisnonna), la prima è stata quando mi sono trovata a fare consulenza al proprietario di una piccola realtà che aveva perso totalmente la scintilla che lo portava a curare la comunicazione della propria immagine sia online che offline, frustrato da i risultati mai realmente arrivati. Le seconda, invece è stato il salto che ha fatto un cliente che è passato da dipendente a lavoratore autonomo. Un totale stravolgimento della sua carriera professionale dopo ben 4 anni di attesa prima di fare il grande salto. Due situazioni totalmente diverse, ma che accomunano molte più realtà di quanto si possa immaginare.

Il lavoro occupa ben un terzo della nostra vita, ed è un fattore fondamentale per tantissimi motivi (oltre al sostentamento economico) riuscire a capire cosa piace fare e ottenerne soddisfazione personale e professionale. Con questo non sto dicendo di licenziarsi, aprire la p.iva o un chiosco ad Honolulu insieme a Merlino, senza rifletterci. Voglio solo dire che cambiare è possibile, migliorare la propria situazione è quasi un obbligo nei confronti di noi stessi, riuscire a ottenere quello che desideriamo pure.
Chiudete gli occhi, fare tre lunghi e respiri chiedendosi:

  • Sono davvero soddisfatto di quello che sto portando avanti?
  • Ho realmente raggiunto tutti gli obiettivi che mi sono posto?
  • Posso migliorare in qualche modo?

In base alle risposte a queste semplici, ma importanti, domande si possono cominciare a muovere i primi passi verso un nuovo futuro, capire quali persone possono affiancarci lungo il percorso e cominciare a respirare aria nuova, frizzante che sa di avventura.
Quando aiuto i miei clienti a capire come impostare un articolo, un post, un video, una mail… Chiedo sempre una domanda fondamentale: Cosa vuoi comunicare? Le risposte sono varie, spesso si promuove un servizio, un prodotto, si cerca di rendere noto dei valori, delle ideologie…
Oggi, per me la risposta a questa domanda è semplice: volevo farvi conoscere una donna meravigliosa, un lavoro preso di generazione in generazione, e ho provato a condire il tutto con una spolverata di motivazione/ispirazione.
Giuditta Brozzetti è il mio nome parte del mio retaggio familiare; se solo diventerò un pallido riflesso suo e delle meravigliose donne della mia famiglia potrò reputarmi felice ed esserne orgogliosa.

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