Articolo scritto dalla piuma di Alessia (Starrify Design).
Mia compagna di workshop e di vita.
Marianna Santoni è una ragazza tosta, di quelle che ci sanno fare davvero. Di quelle che sono Guru (con la “g” maiuscola) a ragion venduta e tanta passione sulle spalle che ti trasmette durante la colazione dal tavolo accanto al tuo alle lezioni che tiene durante i suoi workshop.
Quando l’abbiamo scoperta in rete, abbiamo deciso di correre il rischio di una bufala colossale solo per poter vedere all’opera Carrie Beene. La prima cosa che abbiamo fatto quando abbiamo letto la parola “guru” accanto al nome di Marianna, è stato storcere il naso con sana diffidenza. Che se ne dica, il web è pieno di fuffologi e guru-di-niente, così dopo qualche ricerca abbiamo deciso di provare e immergerci in un workshop di otto ore interamente dedicato al fotoritocco. La verità è che Marianna non vende fumo, si confronta con i grandi senza paura, con una preparazione sul pacchetto Adobe da lasciare senza parole chiunque.
Carrie Beene e Julia Kuzmenko comprese.
Carrie Beene è tra le migliori del suo settore, con un’agenzia colossale sulle spalle nel cuore di Manhattan, e compensi da cifre astronomiche. Un mercato, il suo, fuori dalla portata di quello italiano eppure i trucchi del mestiere li abbiamo imparati eccome. In otto dense ore di lezione e diapositive, Carrie Beene ha trattato i principali argomenti di fotoritocco per il beauty, condividendo le proprie tecniche indicandoci la strada da seguire, dalla cassetta degli attrezzi a dettagli essenziali per la buona riuscita di un retouch beauty da urlo.
Julia Kuzmenko è stata la rivelazione.
Giovanissima, ha alle spalle il background di chiunque di noi: ha un lavoro sicuro in Russia poi, all’improvviso, molla tutto e si trasferisce in Australia a studiare fotografia, il suo sogno. In tre anni si diploma alla scuola di fotografia e nel giro di un anno sfodera un portfolio da capogiro affermandosi come un grandissimo talento. La mano di Julia è inconfondibile, il suo tocco pittorico la contraddistingue dalla massa di tecnicismi perfetti. Sperimenta, osa, utilizza internet e i social network, ha una board di Pinterest da fare invidia a chiunque, fotografa e lavora in modo instancabile.
La differenza tra le due c’è, e si vede. Una generazione e mezzo fa sentire il peso di due metodi lavorativi che si differenziano l’uno per la cura quasi maniacale – quello di Carrie Beene – destinato però a un mercato che non può essere paragonabile al nostro. Quello di Julia è più veloce, moderno, dinamico. Julia sperimenta, osa e vince. Carrie è già arrivata, dunque insegna e mette le basi per quella che dovrebbe essere una professione a tutti gli effetti.
I workshop di Marianna sono utili proprio per questo.
Quello che viene insegnato sono tecniche all’avanguardia e basi di lavoro corrette che portano lontano, un confronto con ciò che fanno i grandi o quelli che grandi li stanno diventando. Le tecniche funzionano e i risultati di miglioramento si vedono. Ci si rapporta con realtà differenti, c’è spazio per i dubbi e le domande, si osserva il tavolo di lavoro degli altri e si attinge a piene mani al loro sapere. Non solo del relatore, ma anche del compagno accanto a te.
Un consiglio?
Partecipate ai workshop di Marianna. C’è sempre da imparare e mettersi in gioco, portando a casa un ricco bagaglio di tecniche da sperimentare e appunti su cui focalizzarsi.
Volete essere i migliori?
Imparate dai migliori!
E se credete che l’inglese sia un problema, niente paura: il traduttore è lì per voi. Cosa aspettate? Regalatevi un workshop.
Ne riceverete entusiasmo, approfondimenti, nuove tecniche e il confronto con altri che, come voi, stanno percorrendo la stessa strada.